formazione antiriciclaggio dipendenti e collaboratori

Formazione antiriciclaggio dei dipendenti per il presidio obbligatorio e per l’autovalutazione del rischio

Mentre si cercano tutti i software possibili ed immaginabili con cui effettuare l’autovalutazione del rischio di riciclaggio per il proprio studio professionale, previsto agli artt. 15 e 16 del D.Lgs. 231/2007, a cui il CNDCEC ha dedicato una specifica Regola Tecnica oltre che delle interessantissime linee guida, rimane aperto e concreto il problema di dover andare ad esprimere un livello di vulnerabilità dell’organizzazione del destinatario degli obblighi.

In tale contesto, e qui non c’è software che tenga, lo studio professionale, al di la di sofisticati formalismi, è chiamato ad esprimersi tra l’altro, sull’adeguatezza della sua organizzazione. Se al punto 1, dell’analisi delle vulnerabilità organizzative dell’autovalutazione del rischio, la formazione antiriciclaggio non è stata svolta, il risultato sarà soltanto quello di un punteggio 4, a cui corrisponde una vulnerabilità molto significativa per presidi assenti. In effetti, la formazione o la si è fatta oppure non la si è fatta, non esistendoci una via intermedia di valutazione.

Tra l’altro le indicazioni del CNDCEC del 18-06-2018, contenute nell’informativa n. 48-2018, sono molto chiare e prevedono un obbligo di formazione antiriciclaggio annuale sia per i professionisti che per i collaboratori e i dipendenti dello studio professionale.

A questo punto, è chiaro, che ai fini dell’autovalutazione del rischio quello che conta non è lo strumento informatico che verrà utilizzato, che potrebbe certamente aiutare, ma la sostanziale presenza nell’organizzazione di corrette procedure per:

  1. la formazione
  2. l’organizzazione degli adempimenti di adeguata verifica della clientela
  3. l’organizzazione degli adempimenti relativi alla conservazione dei documenti, dati e informazioni
  4. l’organizzazione in materia di segnalazione di operazioni sospette e comunicazione delle violazioni alle norme sull’uso del contantee.

VEDA, con la formazione antiriciclaggio dei dipendenti e collaboratori degli studi professionali è presente da moltissimi anni con delle iniziative sia in aula che presso gli studi professionali di tutto il nord, che hanno raccolto un grandissimo successo.

Per integrare le disposizioni previste dal CNDCEC, e per rispondere alle necessità della legge antiriciclaggio e delle relative indicazioni degli Ordini Professionali, abbiamo lavorato per molti mesi per realizzare il primo Atat Aml Test © (Aml Audit Training Test Veda Copyright 2018) secondo gli standard internazionali, che ogni partecipante al termine della giornata formativa dovrà compilare e che fornirà, con un algoritmo certificato, le capacità di apprendimento e la padronanza dei concetti più importanti per una corretta gestione dei presidi antiriciclaggio all’interno degli studi professionali.

Tra l’altro, VEDA si è impegnata a mettere al centro dei propri interessi la propria qualità didattica e scientifica, ed il nostro Atat Aml Test © è anche in grado di individuare, il rispetto del programma e dei contenuti che VEDA predispone, da parte del nostro corpo docenti. In tal senso periodicamente vengono analizzati i dati ed attribuiti degli scoring di qualità che garantiscono ai docenti la permaneza all’interno del gruppo di lavoro.

In pratica facciamo la formazione antiriciclaggio al tuo personale dipendente, ti rilasciamo il certificato per la formazione obbligatoria e ti consegnamo da conservare nel tuo archivio il test per l’apprendimento somministrato ai tuoi collaboratori.

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