Milano 12/10/2016 – Convegno antiriciclaggio. Il futuro può attendere e concentriamoci sugli adempimenti quotidiani per evitare sanzioni
Calorosa partecipazione a Milano al convegno sulla normativa antiriciclaggio, oltre 200 commercialisti a discutere della normativa.
Se è vero, come è vero, che siamo alla vigilia di importanti cambiamenti in materia di antiriciclaggio, è bene tenere a mente che ancora troppi professionisti non sono entrati appieno nel carattere della disciplina e dunque, alla luce proprio di ciò, a Milano è stato organizzato da Veda Formazione in partnership con Datev Koinos il Convegno “Laboratorio Antiriciclaggio 2016”, con un programma molto importante e con l’intento di fornire ai presenti un aiuto dal taglio squisitamente pratico che mirasse a consolidare gli adempimenti presenti piuttosto che affrontare eventuali scenari futuri.
Il modulo “Laboratorio antiriciclaggio”, ideato e sviluppato dal Centro Studi di Veda, è stato concepito per dare massimo spazio alla concreta operatività che riguarda il quotidiano di moltissimi professionisti.
Come ribadito dal Direttore Generale di VEDA, il Dott. Paolo Tolda, è necessario diffondere un sistema di prevenzione per contrastare una gravissima minaccia, e per fare questo ha voluto ideare un vero e proprio “club antiriciclaggio” di grandissimo prestigio per coloro che ne fanno parte, dove lo scambio di temi normativi e scientifici si accompagna alla cordialità e all’etica di un gruppo di seri professionisti.
Sempre a margine dell’incontro, il Dott. Paolo Tolda, che con le sue iniziative, e grazie alle indicazioni degli Ordini professionali con cui ha avuto modo di collaborare, ha contribuito a diffondere con grande praticità gli adempimenti antiriciclaggio negli Studi professionali, con fermezza ha ribadito:
…Basta con la teoria, e i proclami, bisogna organizzare gli studi in modo semplice e rispettoso della norma, guardiamo al presente prima di iniziare a discutere delle perplessità della norma che avrà in futuro, perchè fino ad oggi questo è accaduto, e molti professionisti ne stanno pagando le conseguenze…
Al Palazzo Stelline, storica location del centro milanese, più di duecento professionisti hanno assistito al Laboratorio antiriciclaggio, arricchendolo peraltro di contenuti con domande che hanno contribuito a cadenzare gli interventi dei relatori.
I saluti di presentazione e l’introduzione alla importante iniziativa formativa, sono stati effettuati da Antonio Fortarezza, della Commissione Antiriciclaggio dell’ODCEC di Milano e da Adele Vasilotta, della Commissione Gestione Crisi d’Impresa e Procedure Concorsuali dell’ODCEC di Milano.
I relatori della giornata sono stati:
Dott.ssa Barbara Arbini
Dottore Commercialista in Milano
Commissione Antiriciclaggio ODCEC Milano
Dott. Cesare Montagna
Consulente Antiriciclaggio
Centro Studi Ateneos conformità normativa
Dott. Davide Stellini
Esperto software antiriciclaggio Datev Koinos
Il primo a prendere la parola è stato il Dott. Antonio Fortarezza, il quale ha voluto sin dagli inizi specificare con chiarezza quale sarebbe stato lo scopo della giornata didattica, evidenziando subito alcuni importanti indicazioni di operatività per i professionisti orientate alla identificazione del cliente e del titolare effettivo. Sempre in occasione dell’intervento del Dott. Fortarezza, lo stesso ha percorso alcuni passaggi determinanti degli obblighi senza troppi fronzoli e sofismi normativi. L’obiettivo dunque è quello di “permettere ai partecipanti di tornare in Studio più consapevoli e più tranquilli”. Proprio in quest’ottica di servizio per il professionista, ha preso la parola Adele Vasilotta, la quale, sui temi dell’antiriciclaggio ha illustrato ai presenti alcune operatività legate al mondo dei curatori fallimentari, oltre che evidenziare alcune situazioni normative da tenere in considerazione
Ad entrare nello specifico degli adempimenti ci ha pensato la Dott.ssa Barbara Arbini, la quale ha esordito definendo in maniera perentoria i quattro grandi adempimenti previsti dalla normativa antiriciclaggio: registrazione della prestazione, identificazione del cliente, identificazione del titolare effettivo e controllo costante nel tempo.
Partendo da questo importante presupposto, la Dott.ssa Arbini ha potuto intavolare un percorso didattico che è partito dalle modalità con cui eseguire correttamente l’adeguata verifica, e dunque la tenuta del fascicolo del cliente, fino a giungere alle modalità di registrazione delle prestazioni fornite, non dimenticando di elencare le prestazioni comprese all’interno della materia. Non senza strappare qualche sorriso amaro alla platea, la Dott.ssa Arbini ha anche accettato l’ingrato ma fondamentale compito di elencare le importanti sanzioni in materia anche evidenzianto le recenti modifiche sulla depenalizzazione.
Nel segno della continuità con l’intervento precedente, è intervenuto il Dott. Cesare Montagna, il quale ha inizialmente spiegato l’importanza dell’aspetto organizzativo richiesto dai caratteri della norma antiriciclaggio, illustrando e proponendo una serie di documenti, predisposti dal Centro Studi Ateneos, consigliabili per creare un efficiente sistema di deleghe interne e definizione di un organigramma.
Il Dott. Montagna ha poi continuato utilizzando la documentazione del portale antiriciclaggio Veda Box, dal quale ha scaricato i modelli utili ai fini di una corretta adeguata verifica, commentandoli uno per uno e chiedendo talvolta l’intervento diretto della platea al fine di declinare il più possibile gli esempi nel quotidiano dei professionisti.
Non è inoltre mancato da parte sua un richiamo alle modalità e le cause di intervento da parte degli organi di controllo, proprio al fine di restituire ai presenti un quadro il più completo possibile.
Per restare sempre nell’approccio pratico, è intervenuto il Dott. Davide Stellini, il quale, utilizzando la sezione dedicata all’antiriciclaggio dell’applicativo Datev Koinos, ha illustrato per filo e per segno le modalità di tenuta del registro antiriciclaggio su Archivio Informatico, fornendo degli esempi di registrazione, declinati ciascuno in ogni voce rilevante ai fini della riuscita e della correttezza di un’operazione che troppo spesso risulta non completa e quindi soggetta ad eventuali sanzioni in fase di verifiche da parte della Guardia di Finanza.
Molto attivo e vivo è stato inoltre lo spazio dedicato alle domande finali: anche in questo caso, probabilmente grazie al taglio con cui è stata impostata la giornata, i quesiti hanno contribuito a rendere il quadro dei lavori didattici ancor più completo e funzionale.
Ancora una volta le richieste sono state inerenti casi pratici come ad esempio il comportamento da tenere in caso di incarichi di curatore, di C.T.U. e C.T.P., le casistiche di identificazione del titolare effettivo, le modalità di trasferimento dei dati dai registri antiriciclaggio, le registrazioni in occasione degli incarichi continuativi etc.
Con gli ultimi quesiti e gli ultimi dubbi risolti, si è chiuso il Laboratorio nella soddisfazione generale.
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