Il riciclaggio dei proventi da attività criminosa in Svizzera e le segnalazioni di operazioni sospette della normativa antiriciclaggio

In Svizzera, nonostante importanti misure di prevenzione e contrasto del fenomeno del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo, come previsto a livello internazionale, i rischi connessi alla presenza di denari provenienti da attività criminose, sono ancora molto alti. E’ questa la denuncia che ha fatto la FINMA, autorità di vigilanza sui mercati finanziari in Svizzera in un recentissimo intervento del mese di aprile.

In occasione della presentazione dei dati annuali relativi alle segnalazioni di operazioni sospette in Svizzera per l’anno 2015, la FINMA riscontra un incremento dei rischi legati al riciclaggio di denaro, poichè la Svizzera risulta esposta in modo particolarmente marcato in ragione del suo ruolo di principale piazza di gestione patrimoniale transfrontaliera a livello mondiale per la clientela privata.

Nel corso dell’anno 2015 all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) della polizia federale, complessivamente dai vari destinatari della normativa antiriciclaggio, sono giunte 2.367 segnalazioni con un aumento rispetto all’anno 2014 del 35%. Di queste 2.367 segnalazioni di operazioni sospette, dal mondo dei professionisti ne sono arrivate 6 con una incidenza sul totale dello 0,6%.
Nello stesso periodo in Italia, alla UIF sono pervenute complessivamente oltre 82.428 segnalazioni di operazioni sospette, di cui dal mondo dei professionisti ne sono arrivate 5.979 con una incidenza sul totale del 7%.

Sull’argomento, la rete televisiva tvsvizzera.it ha chiesto il parere  a Gian Gaetano Bellavia, Dottore Commercialista e Consulente della Procura di Milano per le inchieste finanziarie, che è stato relatore con VEDA in numerosi convegni sul tema della normativa antiriciclaggio,  Fabio Tasso, capo della sezione reati finanziari della polizia ticinese e Paolo Bernasconi, avvocato e esperto di diritto economico e finanziario.

Sul punto il Dott. Gian Gaetano Bellavia, è stato molto chiaro:

….Qualunque reato italiano che genera denaro va a finire in Svizzera…..Di solito arriva un fiduciario svizzero che è amministratore di una società panamense che apre un conto in una banca svizzera e dichiara di essere il titolare effettivo del rapporto…

Mentre invece dall’esperienza nelle investigazioni di matrice finanziaria, il Dott. Fabio Tasso, ha messo in evidenza che:

…fiumi di denaro che arrivano per la maggior parte dall’Italia arrivano in odore di truffe per esempio all’Iva o di truffe allo Stato italiano…

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